"Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto."

"Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto."
Edward Hopper Sole del mattino

martedì 16 agosto 2011

don Julian Carron ci segnala 4 libri per l'estate e ne da le ragioni...





Il primo è il libro del Papa Gesù di Nazaret. Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione. Il fatto che ne abbiamo scelto un brano per il volantone di Pasqua vi ha già permesso di avere un assaggio della portata del libro. Per questo, per una familiarità con Cristo, per una conoscenza più approfondita di Lui un libro così non è da perdere. Per aiutarci a questo a Tracce di luglio sarà allegato un libretto con il testo dell’intervento di Ignacio Carbajosa alla presentazione del libro del Papa a Madrid.









Il secondo libro è Ciò che abbiamo di più caro, di don Giussani, che raccoglie le equipes del Clu degli anni 1988 e 1989. Come vi ho già accennato, è provvidenziale vedere come don Giussani con questi testi ci accompagna nel cammino proprio rispetto a quello che stiamo vivendo ora.




Il terzo libro è Brand di Ibsen, che è il dramma di un pastore protestante che ha sacrificato la propria vita per conseguire l’ideale etico, la perfezione morale attraverso la volontà umana. È molto interessante leggerlo alla luce del capitoloIl "Misterio eterno dell'esser nostro"  in Se uno è in Cristo, è una creatura nuova, [suppl. a Tracce-Litterae Communionis, n. 5 (2011)] pp. 12-26.,, perché il Brand è un esempio di quello che tante volte noi pensiamo: che ce la possiamo cavare con il nostro tentativo. E questo è un problema di conoscenza; poiché non abbiamo capito la natura dell’io, continuiamo a riporre la nostra speranza in quello che riusciamo a fare. Nel libro vedrete che cosa vuol dire questo e che razza di disperazione provoca. Don Giussani commentava: «La più incisiva immagine di questa disperazione sulla propria impotenza etica è nell’ultima scena quando il protagonista, che ha cercato la coerenza tutta la vita, di fronte alla morte, grida: “Rispondimi, o Dio, nell’ora in cui la morte m’inghiotte: non è dunque sufficiente tutta la volontà di un uomo per conseguire una sola parte di salvezza?”».














Da ultimo, il romanzo Il Padrone del Mondo di Robert Hugh Benson, in cui si vede come il potere tende a farci perdere la coscienza di noi stessi.

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