"Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto."

"Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto."
Edward Hopper Sole del mattino

Il paradosso di Kristin...

 

 








"Una cosa era certa: Dio, ella lo sapeva, aveva stretto un patto con lei, un patto d'amore col quale la legava a sé in eterno, indipendentemente dalla sua volontà, dai suoi pensieri terreni, questo amore era esistito sempre in lei, aveva agito come il sole sulla terra che dà alla fine i suoi frutti. Questi frutti nessuno avrebbe potuto distruggerli, né il fuoco dei desideri carnali, né l'orgoglio, né l'ira folle. Era stata serva di Dio, anche se ribelle, restia, infedele nel cuore, con una preghiera falsa sulle labbra; una serva maldestra, insofferente davanti alla fatica, indecisa, ma Dio aveva voluto mantenerla lo stesso al suo servizio".
(S. Undset, Kristin figlia di Lavrans, Rizzoli)
 
Il paradosso di Kristin di Pigi Colognesi
 


http://pigicolognesi.wordpress.com/tag/sigrid-undset/



UNDSET SIGRID



Sigrid Undset (1882-1949) è uno dei tre scrittori norvegesi ad essere stato insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1928. La sua opera comprende ben 36 libri, divisi in romanzi medievali: romanzi contemporanei ambientati prima a Christiania e poi ad Oslo dalla fine del secolo fino agli anni 1930; saggi letterari e la raccolta di articoli storici. I temi di Sigrid Undset sono chiaramente norvegesi, ma allo stesso tempo ugualmente europei; questo deriva dall’essere cresciuta in un ambiente europeo, norvegese, scandinavo. Il padre, Ingvald Undset, era un archeologo di fama internazionale.

Sigrid Undset nacque il 20 maggio 1882 a Kalundborg in Danimarca.

Era la primogenita di tre figlie. La famiglia si trasferì in Norvegia quando Sigrid aveva due anni. A causa della malattia del padre, che le impedì di proseguire i viaggi di studio per l’Europa, crebbe a Christiania. I primi 11 anni della sua vita furono molto influenzati dalla grave malattia del padre, che morì all’età di 40 anni, ma anche dalla sua notevole cultura storica.

Imparò sia i segreti dell’archeologia sia le saghe norrene e i canti popolari della Scandinavia.
Quando Sigrid aveva 11 anni il padre morì. La madre rimase sola con le tre figlie da crescere e scarsi mezzi economici. Questa tragedia influenzerà moltissimo l’infanzia e l’adolescenza della scrittrice. Dovette rinunciare all’idea di intraprendere gli studi universitari. Dopo gli esami di scuola media frequentò un corso annuale per segretaria commerciale e, all’età di 16 anni si impiegò presso una grande ditta dove lavorò per dieci anni.

All’età di 22 anni terminò il manoscritto del suo primo romanzo, che fu rifiutato dalla casa editrice. Un paio di anni dopo scrisse La Signora Marta Oulie che fu pubblicato. Iniziò un periodo realista che culminò con la pubblicazione dei romanzi Jenny (1911) e La Primavera (1914), che la collocarono lontano dai nascenti movimenti per l’emancipazione femminile in Europa.

Ottenuta una borsa di studio per scrittori decise di intraprendere un lungo viaggio in Europa. Dopo un breve soggiorno in Danimarca ed in Germania si recò in Italia, e nel dicembre 1909 arrivò a Roma dove rimase per nove mesi. A Roma incontrò il pittore norvegese Anders Castus Svarstad, con il quale si sposò.

Il matrimonio, i figli, la prima guerra mondiale cambiarono l’atteggiamento della Undset. In questi anni difficili attraversò una crisi spirituale, in modo quasi impercettibile all’inizio, ma poi in modo sempre più forte. Della crisi sono documento le opere Le vergini savie (1918) e il saggio Punto di vista di una donna (1919, in polemica con gli orientamenti femministi dell’epoca. La crisi la portò a convertirsi alla Chiesa cattolica-romana, creando un vero scandalo in Norvegia, e l’avvenimento non passò inosservato neanche all’estero dove oramai iniziava ad essere conosciuta grazie al successo mondiale ottenuto con Kristin Lavransdatter, e dal romanzo Olav Audunsson (1925-27).

In seguito scrisse un piccolo romanzo storico su un periodo della storia norvegese vicina all’epoca pagana. Pubblicò una versione in norvegese delle leggende di Re Artù, ambientate nel medio-evo britannico e celtico. Studiò manoscritti norreni e testi medievali, visitò attentamente le chiese e i chiostri sia all’estero sia in Norvegia. Divenne una autorità dal punto di vista storico. Dopo il 1929 completò una serie di romanzi contemporanei ambientati ad Oslo; pubblicò una serie di opere storiche, tradusse diverse saghe islandesi in norvegese e diede alle stampe alcune raccolte di saggi, sopratutto sulla letteratura inglese.

Alla fine degli anni 30 progettò una serie di romanzi storici ambientati nel 1700 in Scandinavia. Solo il primo volume Madame Dorothea fu pubblicato nel 1939. Lo scoppio della seconda guerra mondiale la annienterà sia come essere umano sia come scrittrice. Non finirà mai questo ciclo di romanzi. In seguito all’occupazione tedesca della Norvegia nell’aprile del 1940, la Undset dovette fuggire all’estero.

Già negli anni 30 si era opposta fermamente a Hitler ed al nazismo e i suoi libri erano stati vietati in Germania. Per non cadere in ostaggio dei tedeschi si trasferì in Svezia. Nel 1940, insieme al figlio minore, la Undset lasciò la neutrale Svezia e partì per l’America. Nei cinque anni di guerra perorò la causa della sua patria occupata scrivendo e tenendo discorsi. Ritornò in Norvegia nel 1945. Visse ancora per quattro anni senza però scrivere più neanche una parola.

Tra le sue opere occorre ancora ricordare: L’orchidea selvatica (1929), Il roveto ardente (1930), La moglie fedele (1936), Ritratti di personaggi di campagna (1938),

Nel 1942 pubblicò un libro di propaganda dal titolo Ritorno all’avvenire e un libro di ricordi Giorni felici (1942). Concluse il ciclo delle sue opere con Caterina da Siena, pubblicata postuma nel 1951.
Muore a Lillehammer 1949