Dall'immagine tesa
vigilo l'istante
con imminenza di attesa –
e non aspetto nessuno:
nell'ombra accesa
spio il campanello
che impercettibile spande
un polline di suono –
e non aspetto nessuno:
fra quattro mura
stupefatte di spazio
più che un deserto
non aspetto nessuno:
ma deve venire;
verrà, se resisto,
a sbocciare non visto,
verrà d'improvviso,
quando meno l'avverto:
verrà quasi perdono
di quanto fa morire,
verrà a farmi certo
del suo e mio tesoro,
verrà come ristoro
delle mie e sue pene,
verrà, forse già viene
il suo bisbiglio.
Sacchi a terra per gli occhi
Sacchi a terra per gli occhi
Trincee fonde dei cuori -
L'età cavernicola è in noi.
*
La casa è un ritrovo
in virtù della zuppa -
e quando manca è una zuffa.
*
Ogni affetto è un disagio:
L'uomo un plagio,
La donna un contagio.
*
Anche chi ama ti grava,
Se per sentirsi in due
Si fa guanciale delle ore tue.
*
Qualunque cosa tu dica o faccia
C'è un grido dentro:
Non è per questo, non è per questo!
*
E così tutto rimanda
ad una segreta domanda:
L'atto è un pretesto.
*
Quasi specchiate cristallo
Sta la coscienza spietata
A chi bràncola opaco.
*
Sul viso c'e' un solco
Per dove scorre il pianto:
Ma l'occhio inaridisce se guarda.
*
C'è un cuneo nel cuore,
E non si osa levarlo
Perchè si teme il getto del sangue.
*
Il lavoro ha manico adorno -
E una rapida lama
Per scassinarti il giorno.
*
La fame inghiotte frumento -
Ma poi è paglia che brucia
In un mignolo d'aria.
*
La voglia divora il momento:
Ma dentro fa ingorgo,
La stitichezza è in profondo.
*La solitudine è vita -
Ma un nodo scorsoio
Agli altri t'impicca.
*
Sì, puoi rizzare alte mura
E un convento in te stesso:
Ma vive l'anima impura
Del mondo che ha in disprezzo.
Tu dici: beata l'acqua
Che non teme di cadere,
E seguendo il pendìo
Sfugge a suo piacere.
*
Così vorresti lontanar le ore
Grevi loro su di te,
E risolvesse il tempo
Ciò che si è sciolto in te.
*
Ma son sì lievi gli uccelli
Per dare peso al volo,
E troppo stanchi i cervelli
Per sollevarsi dal suolo.
*
Eppure la cosa capita
Non redime la cosa sofferta
E la parola senza bacio
Lascia più sole le labbra.
*
Echeggia un mònito immane,
Ma la voce non è presente;
Si ode vagire una culla,
Ma la mamma è assente.
*
Fuga da un vuoto vicino
Verso un luogo lontano
Il trambusto è un inganno;
Tutto è un non fare più in tempo.
*
Il cuor che nell'uomo
Se va in basso è una bomba
Esplode a un ostacolo duro
E fa del presente una tomba.
*
Se tu non issi a bandiera il tuo cuore
Infilzi per te stesso il tricolore,
Se non riveli umanamente il giorno
Fingi una pace che fa guerra al mondo.
*
La giornata d'oggi è sola,
Ha la voce a metà gola;
Le sue avverse mani,
L'una ier l'altra domani,
Tentan sciogliere il tuo nodo
O libertà, che un laccio
Getti come per abbraccio.
*
Ma se opponi resistenza
La vita ti oltrepassa,
Se non hai le mani buche
La vita non ti passa.
*
Nell'imminenza di Dio
La vita fa man bassa
Sulle riserve caduche,
Mentre ciascuno si afferra
A un suo bene che gli grida: addio!
SPERANZA
Spera il mare alla sponda onda dietro onda :
Ma giunta, ognuna si infrange, e sprofonda.
Così l’umana speranza s’illude,
E a delusioni giunge infine crude.
Il monte spera mentre ascende al cielo:
E primo è al sole, nel vento e nel gelo.
Tal la speranza in Cristo fa sicuri
Per la croce alla gloria i cuori puri.
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